Attivazione moduli di didattica integrativa (‘Altre attività formative’)
Alla fine del mese di maggio sarà attivato un modulo di didattica integrativa, avente ad oggetto lo studio del ‘Diritto penale del Covid’, dedicato alla normativa penale introdotta o ‘chiamata in causa’, a supporto della strategia di contenimento della pandemia. Il modulo avrà la durata di 6 ore e il valore di 2 CFU, imputabili alle ‘altre attività formative’.
Si tratta del primo tassello di un programma più articolato che prevede, nei prossimi anni, un ampliamento dell’offerta formativa grazie allo svolgimento, nel corso dell’anno, di diversi moduli di breve durata (6/8 ore collocate nell’arco di 7-10 giorni) e attribuitivi di CFU proporzionati all’impegno. 
La didattica privilegerà modalità di tipo non esclusivamente frontale e anzi sarà caratterizzata in senso spiccatamente partecipativo. Quindi: studio di casi giurisprudenziali; approfondimento delle novità legislative; ‘cliniche legali’; utilizzazione di strumenti e linguaggi non solo giuridici (come il cinema e la letteratura) e così via. 
Chi lo vorrà, potrà quindi costruire un ‘percorso’ agile, flessibile e compatibile con gli altri impegni, che può portare al conseguimento di un numero di crediti pari (o superiore) a quello di un esame complementare, soprattutto quando, auspicabilmente, l’offerta si allargherà anche ad altri settori e i percorsi potranno anche essere multidisciplinari. 
In considerazione della tipologia didattica il numero degli studenti che potranno accedere a questo primo modulo non potrà essere superiore a 12. Nei prossimi giorni saranno resi noti il calendario e le modalità di sottomissione della domanda di partecipazione, che potrà comunque essere presentata da tutti gli studenti iscritti almeno al terzo anno. L’avvenuto superamento dell’esame di Diritto penale o la frequenza del corso, NON sono condizioni per l’ammissione, ma è ovvio che il possesso di adeguate nozioni penalistiche di base consente una migliore fruizione della didattica.
In futuro l’offerta sarà molteplice (auspicabilmente anche in altri settori) e nulla esclude che, ove per singoli moduli la richiesta sia elevata, si possa prevedere una duplicazione dei singoli moduli in un periodo successivo. 
Nel caso in cui le richieste fossero superiori al limite indicato, il criterio di selezione primario sarà quello che guarda allo stato di avanzamento della carriera, privilegiando chi è ‘in corso’ e, via via, chi è ‘meno fuori corso’. Oltre ad essere oggettivo, questo criterio riflette la scelta di introdurre  forme di ‘premialità’ per gli studenti in corso, in modo da incentivarli a mantenere un ritmo regolare di studio. Solo nel caso in cui fosse necessario, per rimanere entro il limite massimo indicato, procedere ad una ulteriore selezione, sarà preso in considerazione l’avvenuto superamento dell’esame (o almeno della ‘prima parte’).